L'accordo dovrebbe chiudersi nel primo trimestre 2014. A quel punto circa 32mila dipendenti Nokia passeranno a Microsoft, inclusi 4.700 che lavorano in Finlandia e 18.300 che si occupano nel mondo della produzione, assemblaggio e packaging.
«Nokia sull'hardware ha dimostrato di essere ancora in grado di realizzare buoni prodotti - commenta Carolina Milanesi di Gartner -. Ha però un problema di brand, che non ha la stessa attrattiva dei principali player. Credo che Elop in questi anni si sia mosso bene e che scegliere Android sarebbe stato rischioso». Ora che le aziende parleranno una sola lingua, l'obiettivo è spingere sull'innovazione con tempi più rapidi, maggiore integrazione tra le piattaforme, «più sinergie, brand e marketing unificati» spiega il comunicato di Redmond. «Credo che i tempi fossero maturi - spiega Milanesi -. Sul successo dell'acquisizione, dipende molto da come verrà integrata Nokia. Certamente ora Microsoft potrà beneficiare dei pluriennali rapporti di Nokia con gli operatori, oltre ai canali commerciali tradizionali del pc. Credo che l'operazione avrà successo nella misura in cui sarà Nokia a guidare la strategia sul mobile».
Ora che Steve Ballmer ha annunciato che entro un anno lascerà la poltrona di ceo, la previsione dei più maliziosi potrebbe avverarsi: il nome di Elop era indicato da più parti come probabile successore. Torna in Microsoft dove guiderà - ha indicato Ballmer in un memo interno - una nuova divisione device allargata, che include la "vecchia" "Devices and studios" di Microsoft e parte del team in arrivo da Nokia. Il primo passo per diventare ceo? «Credo ci siano buone possibilità» conclude Milanesi.
Molti top manager di Nokia si trasferiranno in Microsoft. La sfida del colosso del software è sul mobile, c'è da vedere cosa succederà al marchio Surface e soprattutto al tablet che Nokia, secondo indiscrezioni, avrebbe dovuto lanciare a New York a fine mese. La capa della divisione «Device and studios» di Microsoft, ovvero il team che fa capo a Surface e X-Box, resterà al suo posto ma avrà sopra Elop. Da Nokia l'ex ceo si porterà i fedelissimi nella produzione e nel design.
Microsoft si emancipa dal software e si rafforza nell'hardware. Nokia, che sulla Borsa di Helsinki guadagna circa il 50%, risolve i problemi di liquidità. L'Europa esce di scena: il mercato della tecnologia mobile ora è ufficialmente una sfida tra West Coast americana, Cina e Corea.
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