venerdì 7 settembre 2018

Festa del Pane Casareccio di Genzano dal 15 al 16 settembre 2018


XXX EDIZIONE DELLA FESTA DEL PANE CASARECCIO
Ufficializzate le date: ​15 e 16 settembre 2018


Si rinnova l'appuntamento con la Festa del pane casareccio, un inno alla tradizione, alle cose semplici ma genuine.
Giunta alla sua XXX edizione, la manifestazione - organizzata rganizzata dal Comune di Genzano di Roma in collaborazione con il Consorzio del Pane Casareccio IGP, il Festival Cerealia e le associazioni dei Commercianti e Rete Imprese di Genzano - si terrà il 15 e il 16 settembre. 
Insignito del marchio IGP dall'Unione europea, il pane – una delle eccellenze enogastronomiche locali – è il vero protagonista della manifestazione che ogni anno ne celebra il valore in concomitanza con i festeggiamenti del Santo patrono San Tommaso da Villanova. Durante i due giorni di festa tra le vie cittadine si respira il profumo del pane appena sfornato, la cui fragranza è dovuta all'impiego del lievito madre e di farine di cereali di altissima qualità; mentre il caratteristico colore scuro della crosta alla pioggia di cruschello di frumento cosparso sulle forme prima dell’infornatura e ai particolari metodi di cottura, frutto di un sapiente lavoro tramandato da generazioni di fornai. 
Ma la Festa del pane si celebra anche nell'arte dei maestri infioratori, che ogni anno realizzano quadri rappresentativi del mondo del pane. Se la tecnica utilizzata è quella della tradizionale Infiorata, la vera peculiarità è il materiale adoperato, che viene esclusivamente dal mondo vegetale: vinacciolo fino, orzo, pigna tritata, semi di pino 'interi', crusca, mais intero, mais spezzato, mais fino, salvia, origano, pinolo tritato, pinolo tritato fino, corteccia di pino tritata, nero pigna, verde piselli, verde soia, soia rossa, grano, soia gialla intera, soia rossa, grano, soia gialla intera, soia gialla fina, lenticchie 'arancioni', peperoncino frantumato, crusca fina, caffè, seme di scopa, fiocchi di avena, riso intero, riso spezzato, riso fino, sausa scura, sausa chiara, seme di pino tritato, seme di uva, bucce di pinolo, scorze di pigne, scorza di pino tritato.​
“La nostra Festa ha come obiettivo la valorizzazione del prodotto tipico locale – ha spiegato il sindaco Daniele Lorenzon –. Il cibo non è solo vita, è anche ambiente, salute e tutela dei diritti umani. Il pane è uno dei prodotti che più viene buttato dalle famiglie italiane. Ma lo spreco non avviene solo tra le mura domestiche: il pane fresco invenduto dopo le 24 ore dalla produzione – se non può essere avviato all'alimentazione animale – va a finire in discarica. Dobbiamo contrastare lo spreco di cibo con ogni mezzo e promuovere il valore di una cultura alimentare ecosostenibile”. 
Nella perla dei Castelli Romani, non potevano mancare attività culturali ad esaltarne il valore storico e artistico: visite guidate al borgo antico e ai forni storici, stand per le degustazioni dei prodotti tipici, ma anche laboratori per bambini e workshop didattico-sensoriali: tutto questo è a Genzano di Roma il 15 e il 16 settembre 2018.

Il pane casareccio 


L’antica tradizione agreste di Genzano sopravvive anche nella produzione dell’alimento principe della storia dell’umanità: il pane.

Il pane casereccio di Genzano, il primo pane a marchio I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta) in Europa, è prodotto con farina di grano tenero, acqua, lievito naturale e sale; deve la bontà alla qualità degli ingredienti base impiegati, in particolare ai cereali, all’acqua e, sostengono gli abitanti, all’aria della cittadina che lo produce da oltre trecento anni.

L’impasto viene fatto lievitare per circa un’ora e successivamente il pane, trasformato in pagnotte e filoni, viene messo a riposare in casse di legno con teli di canapa e spolverato con cruschello o tritello.

A questo punto il pane viene posto in ambienti caldi dove subirà un’altra crescita e successivamente sarà cotto al forno alla temperatura di 300°-320° C. che conferirà al pane una crosta consistente di almeno 3 millimetri.

Croccante fuori e molto leggero dentro, ha un sapore sapido e un profumo che richiama quello dei granai. La crosta, dal colore marrone scuro, è molto importante perché protegge la mollica e la conserva a lungo soffice e spugnosa. Ricco di fermenti vivi contenuti nel lievito naturale, ottenuto dall’impasto di acqua e farina di panificazioni precedenti e fatto acidificare, non sopporta la conservazione sottovuoto e il contatto con la plastica e, ciò che più conta, grazie a questo lievito, si conserva fresco e fragrante per molti giorni.


Si confeziona a forma di pagnotta con “baciatura ai fianchi” o di filoni rotondi e lunghi dal peso che varia da 0,5 a 2,5 Kg. Non può essere messo in commercio con qualificazioni aggiuntive del tipo “extra”, “fine”, “superiore” o “selezionato”.

Nessun commento:

Posta un commento